Mascioli e Chiarella regalano la vittoria alla Borgata: finisce 1-2 a Tor bella monaca

«Se continuiamo così, a fine stagione mi verrà un infarto», questo era il sentimento comune dopo la trasferta di Moricone, in cui la Borgata va sotto, pareggia e trova il gol proprio all’istante finale, grazie all’incornata di Chimeri su calcio d’angolo.
Sembra fatto apposta: da quel dì, il rischio d’infarto è aumentato esponenzialmente tra la tifoseria granata (e non).

Il campionato riprende dopo la pausa pasquale: abbandonate le nubi e il temporaneo freddo in odor di autunno/inverno dei giorni scorsi, sul campo “Torre Angela” (che però si trova tra Via Aspertini e Via Domenico delle Greche, dunque a Tor bella monaca) il sole irradia e picchia tanto i giocatori quanto i presenti sulle gradinate.

La Fidelis arriva alla giornata di campionato numero 22 in cerca di punti e – possibilmente – di vittorie, data la bassa posizione che occupa in classifica: zona playout a 19 punti complessivi e a 6 dal Real 100Celle, che pure è uscita sconfitta nella giornata di ieri contro una rediviva Ciampino City Futsal (che però gioca a calcio a 11). 

Ma, dicevamo: Fidelis – Borgata. [Non perdiamoci in chiacchiere].

Tutto parte alle 10:30 con un tergicristallo mancante di una macchina che avrebbe trasportato il manipolo di tifosi dalla Prenestina a Via Aspertini, cosa che ha portato molti convenuti in itinere a chiedere come mai ci fosse un tergicristallo (“ormai bidimensionale” cit.) pieno di fanghiglia sui gradoni. La prossima settimana verrà fatto un lavoro accurato di reportage a riguardo con interviste esclusive a chi sapeva che fine avesse fatto ma che ha, tuttavia, volontariamente lasciato correre.

La sofferenza del primo tempo
Gli undici giocatori in maglia nera partono subito aggressivi e vogliosi di dire la propria senza stare a guardare: il primo tiro della partita è dell’ex Sporting Torbellamonaca Valentino, angolato e ben calciato ma il tentativo finisce sopra la traversa difesa da Poma. Al quarto d’ora (ma precisamente al 16′) arriva l’azione che sblocca la partita: cross di Ntolo e guizzo di Osman che trafigge Poma.

È notte fonda al campo di Via Aspertini
Il primo tiro della Borgata arriva al 21′ da parte di Cicolò, su cui tre locali si fiondano ogni volta che tocca il pallone, rendendo arduo il ruolo di centravanti del capitano. Da quel momento in poi, ovvero dal tentativo di Cicolò, la Fidelis inizia a chiudersi. Intendiamoci: la serrata è ben riuscita e le occasioni dei nostri giungono solo da fuori area. La Borgata riesce a conquistare metri, a guadagnare qualche punizione, a battere calci d’angolo tuttavia la Fidelis dimostra di non avere fretta e cerca la perdita di tempo, tipica delle categorie sotto all’Eccellenza: ad ogni corner lo schema degli undici di mister Amico è messo in discussione da spintoni, coinvolgimenti dell’arbitro. Insomma: ogni occasione è buona per far scorrere le lancette sul quadrante dell’orologio.

Mister Amico cammina nervosamente davanti i giocatori seduti in panchina con le dita sulle labbra: pensa, riflette. Sembra la copia vivente di Zio Paperone quando è preoccupato e procede in tondo facendo il solco per terra. C’è bisogno di una scossa che non sta arrivando. Al 26′ un angolo dalla sinistra calciato da Mascioli pesca la testa di Chieffo, l’incornata riesce ma per qualche assurdo motivo gravitazionale il pallone rimbalza contro varie parti del corpo di un numero altrettanto indefinito di giocatori in maglia nera e la sfera esce dal rettangolo di gioco. 

Di Stefano prova a rimediare punizioni da posizioni interessanti per Mascioli ma, anche il tentativo al 34′, si infrange contro lo stinco di un difensore locale.
Aristotelicamente parlando: il destino sembra frapporsi continuamente fra potenza e atto. Tradotto: «ce sta a dì zella».

Prima di andare negli spogliatoi c’è tempo per un errore difensivo locale che regala un angolo (il terzo) alla Borgata: Carboni respinge di testa e libera in fallo laterale. Contestualmente inizia il valzer delle discussioni in campo, nonché di conseguente perdita di tempo e gli undici in maglia bianca ci cascano sempre. La Fidelis, beatamente, ringrazia. 

Fate largo alla Borgata
Iniziano a scaldarsi Proietti, Ciamarra e Chiarella fin da subito: mister Amico vuole giocarsi tutte le carte che ha e far mettere la quarta ad una squadra che sembra arrancare e aver accusato il colpo del gol al quarto minuto. C’è bisogno di un guizzo di Piccardi o di uno slalom vincente di Di Stefano (sebbene la sua agilità sia stata costantemente “fermata” dalla fisicità della difesa locale). La maggior parte delle iniziative della Borgata si spengono tutte al limite dell’area: dai tiri di Alfonsini alle incursioni dei laterali. Al 10′ una punizione di Pompi spiove al centro dell’area piccola trovando una mezza rovesciata di Piccardi che termina tra le braccia del portiere Vecchi. Al quarto d’ora del secondo tempo il possesso palla è tutto della Borgata che sembra voler cambiare radicalmente passo. [In realtà, personalmente, stavo iniziando a demoralizzarmi, poi è accorso Capitan Zannini ad analizzare quanto accadeva con occhio critico. E menomale!]. 

Per dare un’idea di quel che significa “perdita di tempo”: la Fidelis impiega 39 secondi per uno (l’unico) cambio e in media 40 secondi per le rimesse da fondo campo.

Ventiduesimo: fuori Cicolò e Alfonsini, dentro Cassatella e Chiarella. È il cambio che serviva: Cassatella dà un volto diverso al centrocampo gordiano. La squadra si alza, inizia a giocare “da Borgata”. Manca ancora una mezz’oretta (recupero incluso). Tre minuti dopo esce anche Mascioli (iunior) per lasciare posto a Proietti e proprio lui, per eccesso di altruismo (cercava il guizzo di Chiarella nell’area piccola) si divora un gol a portiere battuto quattro minuti dopo l’ingresso in campo

Sugli spalti ce se inizia a magnà le mani. [Ma non si smette mai di cantare].

Finalmente arriva la scossa: punizione del “solito” Mascioli, pennellata sotto al sette. Vecchi non ci arriva (non ci sarebbe arrivato nessuno): 1-1. Sembra già una festa: aver riacciuffato una partita che si stava mettendo malissimo sembra di per sé il compimento di una impresa. 

Il sigillo del “Gallo” Chiarella
Quando la Borgata si mette in testa una cosa non fa altro che provarci, fino alla fine, per arrivare ad ottenerla: la squadra vuole ribaltare il risultato e prendersi i tre punti. Spinge sull’acceleratore e tenta incessantemente di arrivare dalle parti di Vecchi. Intanto i minuti scorrono e le polemiche in campo anche. Volano spintoni e mani sui volti. Viene ammonito Mascioli. È il 45′, tutto sommato va anche bene così, anche perché si sta facendo avanti Seydi della Fidelis (migliore in campo assieme al suo compagno Ntolo).
Chieffo, però, riesce a togliere il pallone al 7 arancionero. Le squadre si sono “allungate” e gli schemi, tutti, da entrambe le parti, sono saltati completamente. È una frazione di secondo, un lampo: vede Chiarella solo tra Carboni e Giuli alla metà campo. Chiarella capisce al volo. Scatta, vuole quel pallone: è il suo. Stoppa, si libera di Giuli, gli viene incontro Vecchi ben oltre la porta (all’incirca alla linea mediana): la porta è vuota. L’occasione della partita: tenta un primo tiro, interrotto. Riprende il pallone, controlla rapidamente, tira: la Borgata raddoppia. Corre incontro ai tifosi: si toglie la maglietta, gesto per cui verrà ammonito. Ma che importanza ha? Entra alla metà della ripresa, ribalta la partita. È il centravanti di cui la Borgata ha bisogno.

Ma mica è finita (seeeee)
Non scherziamo: i minuti di recupero, sulla carta cinque, diventano poi sette. Mondiali in Qatar, fatevi da parte.
In pieno recupero quattro episodi avrebbero potuto rovinare la festa alla Borgata. Una punizione e un calcio d’angolo in favore della squadra di casa giungono in piena zona cesarini. Poi l’ultima, quella da infarto: punizione dai 30 metri, Seydi incorna benissimo il pallone mirando all’incrocio dei pali. 

Ma c’è San Poma da Villa Gordiani che vola. 

«Oggi no, caro mio», avrà pensato, «oggi proprio no».

Ma c’è dell’altro
Altra punizione per la Fidelis al 53′: come per le altre, sale anche il portiere Vecchi. Tutta la squadra locale è nell’area della Borgata. Il tentativo non va come deve andare e Chiarella, intenzionato a spazzarla via il più lontano possibile dalla metà campo granata, lancia in direzione di Ciamarra che era lì, pronto a trafiggere per la terza volta la Fidelis, tanto più in assenza dell’estremo difensore. Arrivato ad un passo dall’area viene falciato da Cagnoni e il terzo gol non arriva. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta lui e per la squadra.

«Arbitro, fischia che c’avemo fame!».
C’è ancora tempo per un calcio d’angolo al 54′ in favore della Borgata. Poi però arriva il fischio dell’arbitro.

Il tabellino della ventiduesima giornata di campionato | Seconda Categoria Laziale | Girone F

FIDELIS ROMA – BORGATA GORDIANI 1 – 2

MARCATORI: 16’pt Osman (F), 37’st Mascioli M. (BG), 45’st Chiarella (BG).

FIDELIS ROMA CALCIO
: Vecchi, Carboni, Giuli, Fabrizi, Cagnoni, Alberta, Ntolo, Belhouhet, Osman, Valentino (14’st Di Matteo), Seydi. PANCHINA: Roa Albildo, Spaziani, Sarnacchio, Romani, Tammaccaro. ALLENATORE: [non indicato nella distinta]

BORGATA GORDIANI: Poma, Chieffo, Mascioli F. (25’st Proietti), Alfonsini (22’st Chiarella), Brigazzi, Chimeri, Di Stefano (39’st Ciamarra), Pompi, Cicolò (22’st Cassatella), Mascioli M., Piccardi PANCHINA: Capuani, Barsotti, Ienuso, Capuzzolo. ALLENATORE: Fabrizio Amico

ARBITRO: Andrea Pietrosanti (Ciampino)

NOTE: Ammoniti: 15’pt SEydi (F), 37’pt Mascioli F. (BG) per fallo di mano, 9’st Osman  (F), 10’st Valentino (F), 45’st Chiarella (BG) per esultanza, 48’st Mascioli M. (BG).
Angoli: Fidelis Roma 2 – 5 Borgata Gordiani. Recupero 3’pt, 7’st.