Borgata parkour: 2-2 contro la Polisportiva Ciampino [ma finalmente si torna a segnare]

Al triplice fischio dell’arbitra Benedetta Gambucci, le tensioni in campo diventano ruggini al cessare delle ostilità nel rettangolo di gioco: la fase dura poco, per fortuna. Dopo le interviste (ormai) di rito, torno alla macchina e la radio si accende sul suono di un pianoforte: sospiro. Perché sto raccontando tutto questo? Perché almeno una cosa buona c’è stata: alla fine dei novanta minuti, la Borgata ha segnato due gol, dopo tre settimane di castissima e lunghissima astinenza. Dalla beffa al 94′ contro l’Almas, passando per Dinamo e Magnitudo, la Borgata non era più riuscita a segnare. Certo, delle difficoltà sotto porta ci sono ma questo non significa che la squadra non realizzi o non lo abbia mai fatto in assoluto. 


“Aaannamo bene, proprio bene”

Potremmo sintetizzare così il primo tempo contro il Ciampino, con l’espressione della Sora Lella in “Bianco, rosso e Verdone”. Ma  potremmo anche prendere in prestito le parole di Proietti al termine della partita: «I primi tre minuti del primo tempo è stata n po’ ‘na caciarata» (e vagli a dar torto!). Il lettore scelga la citazione che ritiene più vicina a sé. La caciara a cui ha fatto riferimento Proietti era il manifestarsi di una disposizione errata in campo dell’undici granata (oggi in maglia bianca): fortunatamente dopo il gol subìto, le cose sono cambiate nettamente. 

Cercare la rivincita contro il Ciampino era più che doveroso: nello scorso campionato entrambe le squadre erano inserite nel medesimo girone di Seconda Categoria. La gara di andata non andò poi tanto male: vittoria, seppur “risicata” ma tre punti preziosissimi incamerati; la gara di ritorno fu una debacle: 5-0 per i biancorossi. Sia Ciampino che Borgata si ritrovano, di nuovo, a far parte dello stesso girone in Prima Categoria. 

Caciara
Dopo quaranta secondi già scorre il primo brivido lungo la colonna dei granata: Cibuku è lanciato a rete ma viene anticipato da Pagano. Il portiere granata non trattiene benissimo e Muscara tenta il tiro spalle alla porta. Finisce alto, ma non di troppo. 

 

Eccallà, uno inizia subito a pensare al peggio. Tre minuti dopo è Imperiali a impegnare Pagano: tiro potente ma poco preciso. A parte i primi guizzi iniziali, la Borgata proverà a farsi vedere senza  minacciare troppo la difesa avversaria fino al 20′ quando Di Stefano, per la seconda volta, tenta di far breccia tra le maglie difensive avversarie e arrivare al gol. Due minuti dopo (al 22′) si segnala il cross di Piccardi con acrobatica sforbiciata di Cicolò, sporcata un po’ dall’intervento del difensore. Al 28′ succede il patatrac: Imperiali segna, quasi senza neanche averlo troppo voluto, su calcio di punizione. La disposizione in area trae in inganno Pagano che vede il pallone giungere troppo tardi all’interno del suo campo visivo. Placidamente, la sfera sorvola la barriera e va a gonfiare la rete. Gli animi cominciano a surriscaldarsi: Muscara commette un fallo da dietro – intenzionale – su Di Stefano e l’arbitra lo redarguisce col semplice giallo. In due minuti è un florilegio di falli tattici e non. Al 45′, ultimo guizzo del primo tempo, è opportuno segnalare la bordata di Proietti che impegna il bravissimo portiere avversario, Raparelli. 

Secondo tempo: altra partita

But here and now it’s a different storyline
Like the straw he is clutching
Why has the sky turned grey
Hard to my face and cold on my shoulder

Il cielo era grigio fin dall’inizio della partita ma, ringraziando Giove Pluvio, la pioggia è cessata fin dai primi minuti. Cielo grigio come nella canzone Falling down dei Duran Duran. “Cielo torvo” sulle facce dei granata che hanno davanti a sé lo spettro della terza sconfitta di fila contro un Ciampino che ancora deve vincere un confronto in campionato.
La ripresa è tutta un’altra storia: la Borgata gioca come sa fare e come ha dimostrato di saper fare. Al 4′ l’arbitra ravvede un fallo su sviluppo di un calcio d’angolo in favore della borgata: sarebbe stato il gol del pareggio ma l’urlo di gioia è strozzato in gola. Cinque minuti dopo Raparelli compie una prodezza sul colpo di testa insidiosissimo di Mascioli; due minuti dopo, la percussione di Proietti culmina con un passaggio rasoterra al centro dell’area piccola per Di Stefano il quale manca di pochissimo la palla. Giornata stortissima per l’ala granata: dà tutto e riceve solo tante occasioni non culminate col gol. Finalmente arriva il pareggio. Siamo al 13′ su sviluppo di punizione: Mascioli ne batte una delle sue, Raparelli respinge male e Chieffo non perdona. La Borgata non si ferma e, anzi, accelera: la trazione è integrale. Tre minuti dopo, così come al 28′, Di Stefano mancherà di nuovo il gol per pochissimo prima su servizio di Proietti, poi di Mascioli. Al 29′ l’unico errore del portiere avversario è sfruttato benissimo da Di Stefano: ruba la sfera all’estremo difensore, si dirige verso la bandierina del calcio d’angolo e serve Mascioli con un cross delizioso. La testa del 10 arpiona benissimo il pallone: Raparelli ci mette una pezza ma non ha fatto i conti con Cicolò. 2-1 e la speranza divampa.
Così come tutti i salmi finiscono con il Gloria, la beffa c’è pure stavolta: al 35′ arriva il pareggio del Ciampino con un gol fotocopia del primo. A nulla vale l’assalto all’arma bianca dei nostri per i successivi quindici minuti, in cui si segnala il palo colpito da Proietti al 42′.

È vero: c’è rammarico. Gli atleti a fine partita avevano il volto spento, il mister si consola con la presenza di tutti al bar del Pro Roma, sorseggiando una birra al termine della partita. La sensazione è quella di aver perso una vittoria e non quella di aver pareggiato dopo tre settimane d’inferno. In certe occasioni, però, va guardato quel che di positivo c’è stato: la Borgata è tornata a segnare e ha dimostrato di essere viva.
Passo dopo passo, costruirà anche i confronti a venire contro il Trigoria (domenica 5) e contro l’O.I.R. (domenica 12).

Il tabellino della quinta giornata di campionato | Prima categoria laziale | Girone G

BORGATA GORDIANI – POLISPORTIVA CIAMPINO  2-2

MARCATORI: 29’pt Imperiali (PC), 13’st Chieffo (BG), 30’st Cicolò (BG), 36’st Scala (PC).

BORGATA GORDIANI: Pagano, Proietti, Chieffo (36’st Casavecchia), Seydi, Mascioli F. (22’st Colavecchia), Caporalini, Di Stefano (38’st Cultrera), Pompi, Cicolò (31’st Cassatella), Mascioli M., Piccardi. PANCHINA: Ienuso, Capuzzolo, Neri, Ciamarra, Chiarella.
ALLENATORE: Fabrizio Amico

POLISPORTIVA CIAMPINO: Raparelli, Balducci (16’st Di Coste), Calenne (30’st Scala), Manfré (30’st Maialetti), Tadrous, Casale, Muscara, Imperiali (15’st Rosadini), Cibuku, Borrelli, Di Blasi.
PANCHINA: Marino, Boeretto, Fiorentino.
ALLENATORE: Giovanni Calvaresi [in luogo dello squalificato Ceccarelli come da comunicato ufficiale del 31/10/2023]

ARBITRA: Benedetta Gambucci (Roma1)

NOTE: Ammoniti: 22’pt Muscara (PC), 40’pt Seydi (BG), 6’st Proietti (BG), 33’st Di Stefano (BG), 37’st Di Coste (PC), 46’st Di Blasi (PC). Angoli: Borgata Gordiani 6 – 1 Polisportiva Ciampino. Recupero: 2’pt – 6’st

Terzo posto assicurato: 1-2 in casa della Liberi Nantes [Grazie Poma!]

L’ultima partita della stagione ha sempre un non-so-che di triste: porta con sé sensazioni dolci-amare, abbraccia idealmente tutte le partite giocate e già volta le spalle alla stagione che sta per concludersi, senza neanche aspettare il fischio d’inizio dell’arbitro.
A questo va aggiunto che sarà l’ultima partita della carriera di Daniele Poma e, allora, altro che sensazione dolce-amara. 

Però c’è tempo per salutarlo. Adesso c’è l’ultima partita da giocare, vincere e far deragliare il treno della rassegnazione su cui la Borgata sembrava essere salita troppo presto, troppo in fretta e senza motivazione. 

Ma non perdiamo altro tempo. 

Il contesto in cui è inserito il “XXV Aprile” è proprio quel che si confa’ ad un “finale di partita”, brechtianamente parlando: campo di terra con sconfinamento cespugliare agli angoli, Pietralata sullo sfondo e un sole splendente che preannuncia i prossimi [torridi] caldi estivi.

 

Aronne mio tu lavori bene!
Per descrivere come la partita sia iniziata già storta, ci serviremo qui di una celebre espressione dell’immaginario Marchese Onofrio del Grillo il quale, in risposta al giudìo Aronne Piperno (ebanista), disse «Bella ‘a boiserie, bella ‘a cassapanca: bravo. Mo te ne poi pure annà. ‘N te pago».
Non c’è neanche il tempo di cominciare a capire da che parte attacchi la Borgata, che dopo 50 secondi l’arbitro fischia un rigore per la Liberi Nantes.

«Aaaaaah, deve essere uno scheeeeerzo. Er sor Marchese è famoso pe li scherzi».
«No: il Marchese del Grillo paga o non paga. E io ‘n te pago».

E questo pure non era uno scherzo: era proprio rigore. Calcio d’angolo per la Liberi Nantes, mischia in area, Aloisi ravvede un tocco di mano di Chieffo: rigore al cinquantesimo. Secondo. 

Parte benissimo, dunque, la “trasferta al “XXV Aprile” di Pietralata. La Liberi Nantes coglie fin da subito il vantaggio raggiunto da Mbouyap per poter iniziare già ad amministrare e a perdere tempo: gli undici di mister Honba lottano per la salvezza e non solo è importante vincere ma anche sperare nella sconfitta tra Ciampino e Alba Roma. 

La Borgata prova subito a reagire, sebbene dapprima timidamente dato il colpo subìto. La prima reazione c’è al 14′: Di Stefano viene atterrato in area proprio da Mbouyap ma l’arbitro fa segno di rialzarsi. Non c’è rigore.
Al 29′ si verifica l’episodio per cui mister Amico è stato ammonito: il portiere locale (Traore) uscendo dall’area coi pugni travolge anche Djetcheu, il pallone arriva tra i piedi di Proietti che, ovviamente, ne approfitta lasciando partire un morbido pallone che si insinua dolcemente nella porta. Nel momento in cui il pallone entra, l’arbitro fischia il fallo e fa cenno alla panchina locale di far entrare gli assistenti per aiutare il difensore locale. Proteste vibranti ma per l’arbitro non c’è storia: non è gol. A maggior ragione, brucia ancora il gol del Ciampino di due giornate fa. 

Nel frattempo l’Alba Roma, contrariamente a tutti i pronostici, alla classifica, alle leggi della gravità nonché della fisica quantistica, è in vantaggio sul Ciampino (!) in casa del Ciampino (!!) dunque insidierebbe la Liberi Nantes. Ma questo, per fortuna, i giocatori non lo sanno. 

Si riprende a giocare: la Borgata  alza il baricentro e ci prova in tutti i modi. Ogni occasione non va come dovrebbe, i tiri arrivano tra le braccia di Traore il quale, seppur costantemente in due tempi, nega ogni possibile rimonta dei granata (oggi in maglia bianca). 

Al 36′ la Borgata si produce in un’azione offensiva da manuale, il “tiki-taka gordiano” fa giungere il pallone tra i piedi di Mascioli che stoppa, tira e manda troppo in alto. L’ultima occasione della prima frazione dii gioco è in pieno recupero: al 46′ Proietti fa schizzare altissimo un pallone sebbene si trovasse ad un metro dalla linea di porta. Ancora un’occasione, ancora risultato bloccato.

Prendi il palo, la traversa, Cicolò!
Prima o poi doveva capitare, prima o poi la Borgata avrebbe segnato. Non sto a descrivere l’azione precedente perché è come se avessi cancellato tutto: troppa è stata l’emozione! Una manciata di minuti dopo il fischio dell’arbitro la Borgata è tutta in avanti: mi ricordo solo una traversa colpita a portiere battuto e la testa di Cicolò che colpisce il pallone dolcemente a un passo dalla linea di porta. Ha pareggiato Cicolò!
Cos’è che può andar storto, ora? Niente. O meglio: a parte il tiro angolatissimo di Miniaci che ci ha fatto produrre una quantità enorme di sudore, niente. 

Al 19′ è Mascioli a portare in vantaggio la Borgata con un gran tiro dalla distanza che Traore non vede neanche partire. Si aggrappa alla rete, cerca i suoi: l’arbitro lo grazia. Mascioli era già stato ammonito e il suo gesto lo avrebbe fatto uscire prima del tempo dal rettangolo di gioco.
Ora è la Borgata  che ha il pugno della partita e punta in avanti, l’attacco (ora praticamente a tre) inserisce la trazione integrale per cercare il terzo gol. Al 28′ ci prova Chiarella ma si mangia un gol a distanza ravvicinata. Si continua a spingere: due minuti dopo Di Stefano si trova a tu per tu col portiere: Traore capisce la traiettoria e dice ‘no’.
Nel frattempo, controllando sui telefoni, si nota il risultato di 0-2 per l’Alba Roma (!!!). Se venisse confermato ufficialmente, Tuttocampo – si sa – pecca di attendibilità, la Liberi Nantes risulterebbe retrocessa in Terza Categoria insieme all’Atletico Torres. L’Alba Roma andrebbe incontro alla più grottesca e rocambolesca salvezza della storia del calcio.
Palma d’oro a Capuzzolo che, al 35′, devia sulla linea di porta l’ultimo assalto della Liberi Nantes.

Finisce così la stagione calcistica 2022/2023: al terzo posto del Girone F di Seconda Categoria.
Finisce con le lacrime di Poma, perché è stata la sua ultima partita.
Finisce con gli abbracci di tutti e con uno striscione per lui dalla tribuna.
Che poi non è finito proprio niente: Poma sarà sempre granata, anche la prossima stagione. Certo, non in campo. Ma chi lo è stato nel rettangolo di gioco, non smette più di esserlo.

A me comunque Poma m’ha regalato i suoi guanti.

Il tabellino della trentesima giornata di campionato | Seconda Categoria Laziale | Girone F

LIBERI NANTES – BORGATA GORDIANI 1-2

MARCATORI: Rig. 1’pt Mbouyap (LN), 6’st Cicolò (BG), 19’st Mascioli (BG).

LIBERI NANTES:
Traore A., Diallo (12’st Camara), Bruno, Mbouyap (15’st Bevacqua),
Djetcheu, Mustafa, Miniaci (40’st Palmas), Traore H., Grimaldi (20’st
Marraro), Nema, Diarra. PANCHINA: Balde, Camara, Du Castel, Bevacqua, Bellu. ALLENATORE: Jean Bosco Honba

BORGATA GORDIANI:
Poma, Proietti (25’st Capuzzolo), Brigazzi, Pompi, Chieffo, Chimeri, Di
Stefano (40’st Casavecchia), Alfonsini (25’st Ciamarra), Cicolò (25’st
Chiarella), Mascioli M., Piccardi (43’st Neri) PANCHINA: Ienuso, Segatori, Barsotti, Martucci.
ALLENATORE: Fabrizio Amico.

ARBITRO: Aloisi (Civitavecchia)

NOTE: AMMONITI: 29’pt ammonito mister Amico (BG) per  proteste in direzione del Direttore di gara, 39’pt Mascioli (BG), 47’st Bevacqua (LN). Angoli: Liberi Nantes 4 – 1 Borgata Gordiani. Recupero: 5’pt – 6’st.

Era destino che la carriera calcistica di Poma dovesse chiudersi vicino “Via Pomona”

Tempo di gioire: seconda vittoria consecutiva (1-3) al “Moscarelli” [con pagelle – ma non vi ci abituate troppo, eh]

Quando uno si immagina le “trasferte”, di solito, pensa a posti lontanissimi, difficilmente raggiungibili (specie tra le categorie dilettantistiche), oppure al costo del viaggio perché le distanze da colmare sembrano infinite. 
La trasferta di una mesta domenica elettorale è, però, a Via Selinunte, al Quadraro. Precisamente al campo “Marco Moscarelli”, casa dell’Accademia Real Tuscolano Calcio. Semmai questo articolo dovesse arrivare sotto gli occhi di qualche giocatore/componente/dirigente accompagnatore della squadra locale non me ne voglia: abbrevierò il nome in “Real Tuscolano”. 
Campo in erba naturale, quindi di fango nel reparto difeso da Poma e Mariani, quindi terra ai bordi e nei punti più calpestati. Un campo pienamente “dilettantistico”: pochissima distanza fra terreno di gioco e gradoni, se non fosse per la rete di protezione che divide i due ambienti. Dietro il campo corrono gli sferragliamenti dei convogli regionali appena ripartiti da Capannelle.
Mascioli “cucchiaia”, Cirmizi risponde
La Borgata parte subito forte ma l’occasione che arriva al quinto minuto è quella che di solito si chiama “d’oro” non a caso: Mascioli è solo appena fuori l’area piccola difesa da Mariani, stoppa col petto, si coordina e spedisce fuori di un nonnulla.
Inizia l’assalto all’arma bianca dei nostri: al decimo si reclama un rigore per un fallo di mano, gli undici granata si sbracciano e indicano il gomito all’attento direttore di gara ma non c’è verso di far cambiare opinione a Cielo (alto cielo bluuu / quanto spazio c’è lassùùù).
Il Real Tuscolano prova a farsi vedere un minuto dopo l’episodio citato: al 13′ una punizione al limite dell’area rimediata da Pepperosa potrebbe rivelarsi pericolosa. Lo schema scelto non è tra i più felici e i due tocchi si trasformano in un passaggio per la difesa della borgata che libera l’area immantinente. Tre minuti dopo la partita si sblocca: Di Stefano, in uno dei suoi soliti slalom (quasi a imitare quelli di un giovane Gianfranco Zola), lascia sul posto la difesa avversaria e il portiere Mariani è costretto a buttarlo giù in area. Cielo (che è sempre più blu) non ha dubbi: rigore. 
Cucchiaio di Mascioli e gol dell’uno a zero. 
Attorno alla mezz’ora il gioco inizia a peccare di staticità: la Borgata sembra non voler spingere più di tanto per cercare il raddoppio e il Real ci prova ma senza incidere. Scintille al 40′: un episodio – che nessuno ha ben capito com’è nato – ha portato le due squadre ad interrompere il gioco per regolare verbalmente i conti. Ne nasce una contesa che coinvolge entrambe le squadre. Due minuti dopo il Real pareggia con una bella azione corale conclusa con un tocco morbido di Cirmizi. Primo e unico guizzo della squadra locale. Cirmizi (uno dei migliori in campo della squadra locale in maglia grigia) ci riproverà due minuti dopo ma Poma non concede sconti: hic manebimus optime

Real in 10: Borgata avanti su tutti i fronti
Tre minuti dopo il fischio di Cielo (questa stanza non ha più pareeetiiii ma albeeeriii) per l’inizio della ripresa, la Borgata è già in avanti ed ecco il secondo patatrac difensivo della squadra locale: pressing di Di Stefano su Plebani e Rotondo, quest’ultimo rischia il retropassaggio al portiere per far ripartire l’azione. Di Stefano scatta e va ad insidiare l’estremo difensore, sta per togliergli il pallone ma viene messo giù: ancora un fallo del portiere, ancora un cartellino giallo, dunque l’espulsione e – di nuovo – rigore. 
Il solito Mascioli trasforma il tiro dagli undici metri portando nuovamente in vantaggio la Borgata. 

Il Real in 10 sembra voler continuare a dire la sua ma la difesa granata  (ad eccezione di qualche momento di defaillance) tiene bene, sebbene mister Amico abbia scelto di far riposare Pompi e Chieffo (che comunque entrerà al 34’st per sostituire Mascioli iuior). 

Un altro errore difensivo del Real consegna il pallone a Cassatella e il numero 8 granata sa cosa si deve fare in questi casi: segnare e chiudere la partita. Al “Moscarelli” finisce, sostanzialmente, al 38′ della ripresa: la Borgata conquista tre punti preziosissimi e torna in seconda posizione a -3 dal Torrenova Footballclub, uscito con le ossa rotte dalla trasferta al “XXV Aprile” di Pietralata contro la Liberi Nantes che supera l’Alba Roma e balza in avanti provando ad uscire dalla secca della zona retrocessione. 
“Chi viene vale, chi non viene non vale”

Il tabellino della quattordicesima giornata di campionato | Seconda Categoria Laziale | Girone F

ACCADEMIA REAL TUSCOLANO CALCIO – BORGATA GORDIANI 1 – 3


MARCATORI: 
18’pt (rig.) Mascioli M (BG), 42’pt Cirmizi (RT), 9’st (rig.) Mascioli M (BG) 37’st Cassatella (BG)

ACCADEMIA REAL TUSCOLANO CALCIO: Mariani, Plebani (33’st Vitelli), Rotondo, Arrigoni, Mazza, Perrozzi, Pepperosa (6’st * Barbati), Pascucci, Cirmizi (19’st Paolacci s.n.), Trombetta (33’st Marini), Ladogana PANCHINA: Cecilia, Catalano, Grappasonni. ALLENATORE: Fabrizio Saccucci

BORGATA GORDIANI: Poma, Piccardi, Colavecchia, Mascioli F. (34’st Chieffo), Mascelloni (11’st Alfonsini), Chimeri, Di Stefano (38’st Ciamarra), Cassatella, Chiarella (29’st Cicolò), Mascioli M. (49’st Barsotti), Proietti PANCHINA: Capuani, Pompi, Casavecchia, Corciulo. ALLENATORE: Fabrizio Amico

ARBITRO: Mirko Cielo (Roma1)

NOTE: Espulso al 9’st Mariani (RT) per doppia ammonizione. Ammoniti: 17’pt Mariani(RT), 22’pt Trombetta (RT), 27’pt Piccardi (BG), 2’st Mascioli M (BG) per simulazione, 6’st Mariani (RT), 15’st Colavecchia (BG), 44’st Cassatella (BG). Angoli: Accademia Real Tuscolano Calcio 1 – Borgata Gordiani 2. Recupero: 1’pt – 6’st


Piccola avvertenza
* Non è certo che sia entrato il numero 13 Barbati. Chi si immaginava potesse essere il sostituto (cioè il senza numero indicato sulla distinta) è entrato al 19’st sostituendo Cirmizi. Avendo indossato la divisa da portiere dopo essersi tolto la giacca a vento, l’informazione potrebbe essere inesatta, dato che nella lista non era presente il numero 12 (o il 21).

Le pagelle [ma non vi ci abituate, eh]

Poma 8: Sempre attento su ogni pallone: se manca lui, tutta la difesa granata soffre infinitamente (Ciampino docet).
Piccardi 8: Trotta, vola sulla fascia e poi stoppa, crossa macinando chilometri. È l’uomo di cui ha bisogno la difesa e il reparto offensivo: se ce lui in campo, non c’è da temere.
Colavecchia 7: Partita di sacrificio e su un campo non facile con avversari pronti a vender cara la pelle.
Mascioli Francesco 6,5 (dal 34’st Chieffo s.v.): Manca qualche rimpallo ed è sembrato non essere in partita fin dal primo minuto ma, ad ogni modo, porta a termine quel che il mister gli ha chiesto di fare. 
Mascelloni 6+ (dall’11’st Alfonsini s.v.): Non tutte le domeniche sono buone, non tutti i palloni sono “tondi” e gli avvallamenti del campo non hanno giocato a favore del pilastro difensivo granata. Nada te turbe!
Chimeri 7,5: Indossare la maglia numero 6 (di capitan Zannini) è roba che conta, dalle parti della Borgata. Onora maglia e ruolo con tutto se stesso. 
Di Stefano 8,5: Sguiscia come solo lui sa fare, lascia al palo la difesa avversaria; rimedia due calci di rigore per la gioia di Mascioli. Solo che ora deve tornare a segnare, altrimenti Moreno prende il largo e poi chi lo sente più!
Cassatella: 8+: In campo è la certezza della squadra: lui e Pompi insieme sono come Eurialo e Niso. Era da solo, stamattina, ma ha segnato e ha coordinato il centrocampo come solo lui è in grado di fare.
Chiarella 6: Manca il gol dalla partita con la Football United ma tutto il muro granata è con lui. 
Mascioli Moreno 8,5: Due rigori trasformati, tanti cross andati in porto ma a cui è mancato quel quid in fase di realizzazione, +2 nella classifica marcatori: what else?
Proietti 6,5: “Corri, ragazzo, laggiù!”. Più volte ha tentato il colpo di prima à la Football Manager senza riuscirci. 

Il gol dell’1-2 di Mascioli