Col cuore in mano: la Borgata si prende tre punti a Moricone

«Vabbè, prof, ma quindi un pronostico su domenica?». Ormai nella III E la Borgata segna l’argomento di conversazione prima che si comincino le lezioni del sabato e del lunedì. Stavolta il pronostico era davvero difficile e gli ho semplicemente detto, mettendo le mani avanti ma scuotendo un po’ la testa: «Vedremo come andrà, ma di una cosa sono certo: il Moricone non regalerà niente».   

Una constatazione piuttosto banale dato che all’andata il Moricone ha superato la Borgata tra le mura amiche del ‘Vittiglio’ per 3 a 1. La gara di andata con la compagine tiburtina ha sancito la prima sconfitta in campionato per i granata: passati in vantaggio su rigore, raggiunti al 39′ della ripresa e poi superati dalla doppietta di Gilardi al 45′ e 46′. In zona Borgata, come sempre. (Per chi volesse rileggere il post di quella partita basta che clicchi qui: https://sostienepiccinelli.blogspot.com/2022/11/stop-dimentica-finisce-1-3-al-vittiglio.html)

Stavolta però è tutta un’altra storia. Certo: ci sono Moreno e il Mister fuori dal rettangolo di gioco e pure qualche defezione tra gli undici scesi in campo, però la Borgata è appena uscita sconfitta col Montedoro e quel 0-2 ancora brucia. C’è poco da stare a discutere: «fare o non fare, non c’è provare».

“Senza spalti né gradoni”

Il grande parcheggio antistante al “Sante Aureli” ha le stesse dimensioni di un campo di calcio. Quando abbiamo notato che il campo vero non prevedeva alcun gradone, tribuna (per quanto piccola) o qualcosa di simile ad un posto presso il quale sostare per una 90ina di minuti per vedere la partita, abbiamo provato ad ipotizzare che quel parcheggio ospitasse il campo. I gradoni, infatti, davano sulle macchine parcheggiate. L'”Aureli” è di terra. E campo di terra significa linee di metà e fine campo tracciate alla bell’e meglio, scarpini che affondano nella terra battuta, durezza e caso. In che senso caso? Nel senso più letterale del termine: capita che il pallone rimbalzi come non avresti previsto o immaginato, succede che l’avversario riesca ad intercettare quel passaggio fondamentale a causa di un avvallamento del terreno e magari riesca a portare  la squadra a ridosso del portiere, il centravanti faccia gol e la partita cambia volto improvvisamente.
C’è chi storce le labbra, abituati ai modernissimi campi sintetici di cui ormai Roma trabocca, eppure anche questo è dilettantismo, agonismo, calcio popolare. 
Nel primo tempo la Borgata soffre l’iniziativa del Moricone: gli undici di Molinari (ma non er sambucone) vogliono imporre il proprio tempo e il proprio spazio alla partita. I ritmi iniziano ad essere alti fin dal primo quarto d’ora, quando cioè la squadra di casa si fa avanti al 16′ con una punizione che impegna Capuani, degno sostituto di Poma per la giornata di domenica 19. Il gioco dei locali è molto duro: la classifica e il campo parlano chiari, c’è voglia di riscatto da entrambe le parti e c’è necessità di tornare a inanellare risultati utili. Al 20′ Piccardi inizia a zoppicare a causa di un intervento di Pietrosanti. L’arbitro non sanziona, ma il nostro ha bisogno di tempo per riprendersi. Qualche istante più tardi è Mascioli iunior a cadere e a non rialzarsi: entra Cassatella, primo cambio della Borgata al 20′ del primo tempo. I biancoverdi provano a sbloccare la partita attorno al 25′: Maggi si fa vedere dalle parti di Capuani ma il tiro è angolato ma si spegne sul fondo; attorno al 30′ un’altra azione corale trafigge la difesa granata ma trova l’opposizione di Capuani. L’occasione per la Borgata potrebbe arrivare su punizione: il tiro di Pompi è troppo debole e il portiere Giacobone non ha problemi nel raccogliere il pallone. Allo scadere della prima frazione, però, la partita si sblocca davvero: Santus calcia una punizione imprendibile per Capuani e le squadre tornano negli spogliatoi con il risultato di 1-0. 

Todo cambia

Le squadre tornano in campo consapevoli di dover dimostrare ancora tutto: niente è scritto, niente è a posto, tutto può ancora essere ribaltato. Nei primi dieci minuti la Borgata si fa vedere prima con una punizione di Mascelloni, su cui ci si accapiglia in un batti e ribatti (ma capire chi ha tirato e chi ha respinto è un’impresa ottica non da poco per un miope che era presente dietro l’altra porta). Di sicuro, l’ultimo tiro che ha impegnato il portiere locale è stato di Piccardi. Al 12′ Di Stefano cade in area e si reclama per un calcio di rigore ma l’arbitro ammonisce il 7 granata, probabilmente per simulazione. Alla mezz’ora l’illusione che da’ la Borgata è quella della stanchezza, ma è solo una ‘fata Morgana’: Proietti esce per fare posto a Chieffo e cinque minuti dopo arriva il pareggio granata. Sofferto, sudato, voluto: Di Stefano trafigge il portiere e riporta la partita in parità.

La Borgata capisce che deve puntare a far allungare – come si dice in queste occasioni – la squadra locale: le ripartenze di Di Stefano sono velenose per la difesa locale e, anzi, al 49′ scapperà di nuovo tra le retrovie tiburtine ‘rischiando’ la doppietta. 

Finale da miocardite acuta

Manca poco. Cinque minuti di recupero. Su ogni pallone si lotta e su ogni iniziativa del Moricone la squadra ragiona: non c’è da perdere la testa, magari si prende qualche cartellino (come quelli di Chimeri e Segatori, pilastri imprescindibili della difesa granata). Gilardi, entrato al 19′ per il Moricone, vorrebbe replicare la doppietta dell’andata ma Chimeri chiude ogni porta: i cinque minuti finali sono pieni d’agonismo, di durezza, di volontà da entrambe le parti. Capuani blinda la porta ospite e salva il risultato in due occasioni. E poi c’è il caso, l’ultima azione. Quella che le maestre delle elementari ti classificavano come ultima occasione della ricreazione per dare un calcio al pallone prima di tornare in classe e spiegare le tabelline. Calcio d’angolo, svetta Chimeri: gol, 1-2. Triplice fischio dell’arbitro. 

La Borgata torna a vincere e si prende la rivincita sulla partita d’andata, così storta e così infausta. I sostenitori locali si dissolvono in un attimo, i nostri si trattengono ancora qualche istante coi giocatori. «Quanto cazzo è bello vince, regà», Cicolò si avvicina alla recinzione ed è raggiante, Mascelloni stringe fortissimo Segatori, Piccardi è radioso. Vincere è facile, ribaltare la partita con questo piglio è granata. Pienamente granata. 

Il tabellino della diciannovesima giornata di campionato | Seconda categoria laziale | Girone F

MORICONE – BORGATA GORDIANI 1-2

MARCATORI: 46’pt Maggi (M), 35’st Di Stefano (BG), 51’st Chimeri (BG)

MORICONE: Giacobone, Peroni, Marroni, Antonelli, Santus (41’st Lucarelli), Tonelli E., Pietrosanti (19’st Gilardi) Tonelli M., Maggi, Pasquarelli, Felli PANCHINA: Zingaretti, Massimi, Benedetti, Pichetti, Cherubini. ALLENATORE: Federico Molinari

BORGATA GORDIANI: Capuani, Proietti (23’st Chieffo), Segatori, Mascelloni, Brigazzi, Chimeri, Di Stefano, Mascioli F. (20’pt Cassatella), Cicolò, Pompi (40’st Chiarella), Piccardi PANCHINA: Franco, Ienuso, Neri, Ciamarra, Martucci, Corciulo. ALLENATORE: (squalificato fino al 31/3/23)

ARBITRO: Francesco De Pascale (Roma 2)

NOTE: Ammoniti: 31’pt Antonelli (M), 12’st Di Stefano (BG), 28’st Mascelloni (BG), 33’st Pompi (BG), 43’st Segatori, 45’st Chimeri (BG), 46’st Lucarelli (M). Recupero 2’pt – 5’st (cinque minuti effettivi, sei realmente giocati). Angoli Moricone 3 – 4 Borgata Gordiani.

Tempo di gioire: seconda vittoria consecutiva (1-3) al “Moscarelli” [con pagelle – ma non vi ci abituate troppo, eh]

Quando uno si immagina le “trasferte”, di solito, pensa a posti lontanissimi, difficilmente raggiungibili (specie tra le categorie dilettantistiche), oppure al costo del viaggio perché le distanze da colmare sembrano infinite. 
La trasferta di una mesta domenica elettorale è, però, a Via Selinunte, al Quadraro. Precisamente al campo “Marco Moscarelli”, casa dell’Accademia Real Tuscolano Calcio. Semmai questo articolo dovesse arrivare sotto gli occhi di qualche giocatore/componente/dirigente accompagnatore della squadra locale non me ne voglia: abbrevierò il nome in “Real Tuscolano”. 
Campo in erba naturale, quindi di fango nel reparto difeso da Poma e Mariani, quindi terra ai bordi e nei punti più calpestati. Un campo pienamente “dilettantistico”: pochissima distanza fra terreno di gioco e gradoni, se non fosse per la rete di protezione che divide i due ambienti. Dietro il campo corrono gli sferragliamenti dei convogli regionali appena ripartiti da Capannelle.
Mascioli “cucchiaia”, Cirmizi risponde
La Borgata parte subito forte ma l’occasione che arriva al quinto minuto è quella che di solito si chiama “d’oro” non a caso: Mascioli è solo appena fuori l’area piccola difesa da Mariani, stoppa col petto, si coordina e spedisce fuori di un nonnulla.
Inizia l’assalto all’arma bianca dei nostri: al decimo si reclama un rigore per un fallo di mano, gli undici granata si sbracciano e indicano il gomito all’attento direttore di gara ma non c’è verso di far cambiare opinione a Cielo (alto cielo bluuu / quanto spazio c’è lassùùù).
Il Real Tuscolano prova a farsi vedere un minuto dopo l’episodio citato: al 13′ una punizione al limite dell’area rimediata da Pepperosa potrebbe rivelarsi pericolosa. Lo schema scelto non è tra i più felici e i due tocchi si trasformano in un passaggio per la difesa della borgata che libera l’area immantinente. Tre minuti dopo la partita si sblocca: Di Stefano, in uno dei suoi soliti slalom (quasi a imitare quelli di un giovane Gianfranco Zola), lascia sul posto la difesa avversaria e il portiere Mariani è costretto a buttarlo giù in area. Cielo (che è sempre più blu) non ha dubbi: rigore. 
Cucchiaio di Mascioli e gol dell’uno a zero. 
Attorno alla mezz’ora il gioco inizia a peccare di staticità: la Borgata sembra non voler spingere più di tanto per cercare il raddoppio e il Real ci prova ma senza incidere. Scintille al 40′: un episodio – che nessuno ha ben capito com’è nato – ha portato le due squadre ad interrompere il gioco per regolare verbalmente i conti. Ne nasce una contesa che coinvolge entrambe le squadre. Due minuti dopo il Real pareggia con una bella azione corale conclusa con un tocco morbido di Cirmizi. Primo e unico guizzo della squadra locale. Cirmizi (uno dei migliori in campo della squadra locale in maglia grigia) ci riproverà due minuti dopo ma Poma non concede sconti: hic manebimus optime

Real in 10: Borgata avanti su tutti i fronti
Tre minuti dopo il fischio di Cielo (questa stanza non ha più pareeetiiii ma albeeeriii) per l’inizio della ripresa, la Borgata è già in avanti ed ecco il secondo patatrac difensivo della squadra locale: pressing di Di Stefano su Plebani e Rotondo, quest’ultimo rischia il retropassaggio al portiere per far ripartire l’azione. Di Stefano scatta e va ad insidiare l’estremo difensore, sta per togliergli il pallone ma viene messo giù: ancora un fallo del portiere, ancora un cartellino giallo, dunque l’espulsione e – di nuovo – rigore. 
Il solito Mascioli trasforma il tiro dagli undici metri portando nuovamente in vantaggio la Borgata. 

Il Real in 10 sembra voler continuare a dire la sua ma la difesa granata  (ad eccezione di qualche momento di defaillance) tiene bene, sebbene mister Amico abbia scelto di far riposare Pompi e Chieffo (che comunque entrerà al 34’st per sostituire Mascioli iuior). 

Un altro errore difensivo del Real consegna il pallone a Cassatella e il numero 8 granata sa cosa si deve fare in questi casi: segnare e chiudere la partita. Al “Moscarelli” finisce, sostanzialmente, al 38′ della ripresa: la Borgata conquista tre punti preziosissimi e torna in seconda posizione a -3 dal Torrenova Footballclub, uscito con le ossa rotte dalla trasferta al “XXV Aprile” di Pietralata contro la Liberi Nantes che supera l’Alba Roma e balza in avanti provando ad uscire dalla secca della zona retrocessione. 
“Chi viene vale, chi non viene non vale”

Il tabellino della quattordicesima giornata di campionato | Seconda Categoria Laziale | Girone F

ACCADEMIA REAL TUSCOLANO CALCIO – BORGATA GORDIANI 1 – 3


MARCATORI: 
18’pt (rig.) Mascioli M (BG), 42’pt Cirmizi (RT), 9’st (rig.) Mascioli M (BG) 37’st Cassatella (BG)

ACCADEMIA REAL TUSCOLANO CALCIO: Mariani, Plebani (33’st Vitelli), Rotondo, Arrigoni, Mazza, Perrozzi, Pepperosa (6’st * Barbati), Pascucci, Cirmizi (19’st Paolacci s.n.), Trombetta (33’st Marini), Ladogana PANCHINA: Cecilia, Catalano, Grappasonni. ALLENATORE: Fabrizio Saccucci

BORGATA GORDIANI: Poma, Piccardi, Colavecchia, Mascioli F. (34’st Chieffo), Mascelloni (11’st Alfonsini), Chimeri, Di Stefano (38’st Ciamarra), Cassatella, Chiarella (29’st Cicolò), Mascioli M. (49’st Barsotti), Proietti PANCHINA: Capuani, Pompi, Casavecchia, Corciulo. ALLENATORE: Fabrizio Amico

ARBITRO: Mirko Cielo (Roma1)

NOTE: Espulso al 9’st Mariani (RT) per doppia ammonizione. Ammoniti: 17’pt Mariani(RT), 22’pt Trombetta (RT), 27’pt Piccardi (BG), 2’st Mascioli M (BG) per simulazione, 6’st Mariani (RT), 15’st Colavecchia (BG), 44’st Cassatella (BG). Angoli: Accademia Real Tuscolano Calcio 1 – Borgata Gordiani 2. Recupero: 1’pt – 6’st


Piccola avvertenza
* Non è certo che sia entrato il numero 13 Barbati. Chi si immaginava potesse essere il sostituto (cioè il senza numero indicato sulla distinta) è entrato al 19’st sostituendo Cirmizi. Avendo indossato la divisa da portiere dopo essersi tolto la giacca a vento, l’informazione potrebbe essere inesatta, dato che nella lista non era presente il numero 12 (o il 21).

Le pagelle [ma non vi ci abituate, eh]

Poma 8: Sempre attento su ogni pallone: se manca lui, tutta la difesa granata soffre infinitamente (Ciampino docet).
Piccardi 8: Trotta, vola sulla fascia e poi stoppa, crossa macinando chilometri. È l’uomo di cui ha bisogno la difesa e il reparto offensivo: se ce lui in campo, non c’è da temere.
Colavecchia 7: Partita di sacrificio e su un campo non facile con avversari pronti a vender cara la pelle.
Mascioli Francesco 6,5 (dal 34’st Chieffo s.v.): Manca qualche rimpallo ed è sembrato non essere in partita fin dal primo minuto ma, ad ogni modo, porta a termine quel che il mister gli ha chiesto di fare. 
Mascelloni 6+ (dall’11’st Alfonsini s.v.): Non tutte le domeniche sono buone, non tutti i palloni sono “tondi” e gli avvallamenti del campo non hanno giocato a favore del pilastro difensivo granata. Nada te turbe!
Chimeri 7,5: Indossare la maglia numero 6 (di capitan Zannini) è roba che conta, dalle parti della Borgata. Onora maglia e ruolo con tutto se stesso. 
Di Stefano 8,5: Sguiscia come solo lui sa fare, lascia al palo la difesa avversaria; rimedia due calci di rigore per la gioia di Mascioli. Solo che ora deve tornare a segnare, altrimenti Moreno prende il largo e poi chi lo sente più!
Cassatella: 8+: In campo è la certezza della squadra: lui e Pompi insieme sono come Eurialo e Niso. Era da solo, stamattina, ma ha segnato e ha coordinato il centrocampo come solo lui è in grado di fare.
Chiarella 6: Manca il gol dalla partita con la Football United ma tutto il muro granata è con lui. 
Mascioli Moreno 8,5: Due rigori trasformati, tanti cross andati in porto ma a cui è mancato quel quid in fase di realizzazione, +2 nella classifica marcatori: what else?
Proietti 6,5: “Corri, ragazzo, laggiù!”. Più volte ha tentato il colpo di prima à la Football Manager senza riuscirci. 

Il gol dell’1-2 di Mascioli