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Un pomeriggio con Angelo Nazio, partigiano di Torre Maura, classe 1925

Pubblicato il Luglio 4, 2024 da Marco — Nessun commento ↓

Il 30 novembre [2023] il gruppo culturale Terrazzi Letterari di Torre Maura ha incontrato il partigiano Angelo Nazio. La volontà del gruppo dei terrazzari era quella di incontrare di persona Angelo Nazio e consegnargli, per mano di Pierina Nuvoli, animatrice del collettivo, una medaglia realizzata Leggi tutto Un pomeriggio con Angelo Nazio, partigiano di Torre Maura, classe 1925→

I “Terrazzi letterari” compiono due anni

Pubblicato il Novembre 11, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

Che ci si creda o meno, il fatto è che i Terrazzi letterari compiono due anni. Due anni fa ci siamo ritrovati con Pierina (e suo cugino sacerdote) ad un tavolino del bar di via delle rondini e abbiamo provato a capire come portare avanti Leggi tutto I “Terrazzi letterari” compiono due anni→

Finisce 4-2 contro la prima della classe: Borgata a trazione Mascioli

Pubblicato il Maggio 15, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

La Borgata regge un tempo e mezzo, poi cede nelle battute finali contro una Vis Casilina prima del giorne e, soprattutto, davvero ‘prima della classe’. Man mano che il campionato procedeva nel suo incedere settimanale, si è capito che la vera compagine da battere, la Leggi tutto Finisce 4-2 contro la prima della classe: Borgata a trazione Mascioli→

Abbronzature granata: 5-2 contro l’Atletico Torres [doppio Pic e “fiera del legno”]

Pubblicato il Maggio 7, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

Quattordici gol. Sono i centri totali che la Borgata Gordiani ha rifilato all’Atletico Torres in due stagioni (stagione calcistica precedente e quella in corso). È già la seconda volta in due campionati che le partite contro l’Atletico Torres terminano con 5 reti segnate dalla Borgata. Leggi tutto Abbronzature granata: 5-2 contro l’Atletico Torres [doppio Pic e “fiera del legno”]→

Mascioli e Chiarella regalano la vittoria alla Borgata: finisce 1-2 a Tor bella monaca

Pubblicato il Aprile 16, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

«Se continuiamo così, a fine stagione mi verrà un infarto», questo era il sentimento comune dopo la trasferta di Moricone, in cui la Borgata va sotto, pareggia e trova il gol proprio all’istante finale, grazie all’incornata di Chimeri su calcio d’angolo. Sembra fatto apposta: da Leggi tutto Mascioli e Chiarella regalano la vittoria alla Borgata: finisce 1-2 a Tor bella monaca→

Il colloquio [iperbole]

Pubblicato il Marzo 25, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

[Il post è frutto di fantasia. Non è riferito a nessuno e ad alcuna circostanza in particolare. Si satireggia] Lo sguardo è triste ma solenne insieme, a stento si trattengono le lacrime che – pure – scenderebbero copiose se non ci fosse lo steccato Leggi tutto Il colloquio [iperbole]→

E facci un gol(le)! [Letteralmente uno solo]

Pubblicato il Febbraio 26, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

Quarta vittoria di fila, prima del girone d’andata. Alla Borgata basta un gol su rigore al 18′ della prima frazione di gioco. Amministra il risultato e non riesce ad andare oltre il gol su rigore. Menzione speciale per i sostenitori, oggi a “ranghi ridotti”, senza Leggi tutto E facci un gol(le)! [Letteralmente uno solo]→

Di Stefano bussa due volte: la rimonta è granata

Pubblicato il Gennaio 23, 2023 da Marco — Nessun commento ↓

Poi, d’improvviso, mi sciolse le mani e le mie braccia divennero ali, quando mi chiese: “Conosci l’estate?” io, per un giorno, per un momento, corsi a vedere il colore del vento. Per tutto il pomeriggio il vento che ha soffiato sul “Vittiglio” e il cielo Leggi tutto Di Stefano bussa due volte: la rimonta è granata→

«La metro l’aprono a settembre»

Pubblicato il Maggio 7, 2017 da Marco — Nessun commento ↓

Settembre è ‘r mese in cui tutti se svejano, se cerca de fa cose e se programmano buoni propositi. Però poi ariva ottobre e te sei reso conto che nun gliel’hai fatta, mentre te giri e te rigiri ariva Natale, e allora pensi «vabbè, co Leggi tutto «La metro l’aprono a settembre»→

Prima di questo blog c’era sostienepiccinelli.blogspot.com. Nonostante la macchinosità nella gestione di quello spazio, ero riuscito a trovare un organizzazione per la catalogazione e la organizzazione degli articoli, dei post, delle categorie e delle sezioni interne. Il passaggio di piattaforma da Blogger a un sito vero e proprio gestito tramite WordPress ha fatto crollare tutto questo. Pian piano cercherò di riorganizzare il tutto, per il momento (per i pochi lettori che capiteranno qui per caso) portate pazienza.

Marco. Insegnante di materie umanistiche alla secondaria di secondo grado ma anche giornalista. Che però ormai si dice “per passione” da quando l’autoconservazione di quel mondo s’è imposta da ormai svariato tempo. Scrivo per «Atlante», la rivista digitale diretta da Sabato Angieri. Un pugno di anni fa ho dato vita a La Rinascita delle Torri, un periodico digitale della periferia est e delle periferie del mondo. Ho scritto “Calcio e martello – Storie e uomini del calcio socialista”, “La Repubblica nel Pallone”, “C’eravamo tanto armati” insieme a Fabio Belli per i tipi di Rogas. Nicchista e felice di esserlo. Suon(icchio) con l’Orchestra 6 Corde. Internazionalista. Trotskysta. Quarta. Futura umanità.

«C’eravamo tanto a(r)mati non richiama solo una vecchia canzone, ma lo spirito della Germania Est, che nel pallone non è mai riuscita a creare una superpotenza come negli altri sport. Rimangono le leggende offuscate dal tempo di un modo di intendere il football che a raccontarlo oggi sembra impossibile. Per questo, con l’aiuto di alcuni importanti esponenti del mondo del calcio italiano che hanno vissuto dal vivo quelle atmosfere oltrecortina e ce le hanno raccontate, ne ripercorriamo miti, personaggi e storie per capire cosa fosse davvero il calcio nella DDR, chi riguardava e che tipo di mondo raccontava.»

«I politici hanno sempre guardato il calcio con un certo interesse. Raramente questo sguardo è stato ricambiato, nelle intenzioni e nei fatti. Dall’avvento della Repubblica a oggi in Italia è raro che i protagonisti della politica siano rimasti immuni dal fascino del football. Tifosi più o meno dichiarati, insospettabili manovre dietro le quinte, scelte di cuore o meramente di propaganda. Dai Presidenti della Repubblica a quelli del Consiglio, leader di sinistra inspiegabilmente ammaliati dal potere bianconero, guerriglieri con la nemesi degli arbitri, aspiranti sindaci, ex capi ultrà divenuti segretari di partito e segretari di partito con abitudini da capo ultrà. Il calcio nostrano, e non solo, spesso ha intrecciato le sue storie con quelle di chi era seduto, o siede ancora, sugli scranni più alti del Belpaese. E forse proprio qui sta il fascino: il potere passa, la palla continua a rotolare libera».

«Il Socialismo, immaginato, immaginario, reale e il gioco del calcio. Con i suoi perdenti di successo e i campioni, magari annegati nelle loro debolezze o nell’ineluttabilità della dittatura del proletariato. La povertà dei mezzi e l’innegabile splendore dei fini. Il Patto di Varsavia e le sue propaggini legate al Comecon hanno regalato alla generazione della guerra fredda emozioni violente e storie da tramandare, tra ingenuità di regime e talento infinito. L’Ungheria di Puskas, la Polonia di Lato, l’Urss di Lev Yashin, ma anche Sparwasser, Sollier e la Democracia Corinthiana, perché l’internazionalismo regnava sovrano dove meno te lo aspettavi. Fabio Belli e Marco Piccinelli in queste pagine ci raccontano emancipazioni proletarie solo sfiorate, ma che per decenni hanno fatto sognare milioni di persone, sia a est che a ovest della cortina di ferro.» (dalla prefazione di Max Collini)