Tipica doccia boliviana |
Primo elenco di “cose strane”, che ho visto in Bolivia.
La doccia con la resistenza elettrica
In Bolivia pare le case non siano dotate di scaldabagno o di altri apparecchi per riscaldare l’acqua a fini di abluzioni igieniche. I soffioni delle docce dunque hanno collegati dei fili scoperti collegati ad essi (mi perdoneranno gli elettricisti per la spiegazione ma sono un umile umanista che non capisce nulla delle leggi di Ohm e affini). Il trucco per non perdere la vita è lavarsi ponendo il corpo al di sotto di un’immaginaria Linea Gotica tra il getto d’acqua e la tua testa.
L’acqua che però «es Coca Cola, senor»
A La Paz l’acqua del rubinetto è meglio non berla. Le due marche più famose sono la Villa Santa (azienda boliviana) e Vital, questa è prodotta della Coca Cola. Quando vai a comprarla in una qualche “tienda”, il venditore tiene a specificare che quella che costa un boliviano di più è migliore perché «es Coca Cola senor». Come a dire: te sto a vende la Coca Cola, eh, mica robetta. E tu stai lì come Max Collini quando nota la marca “Danone” dietro i wafer Tatranky.
«No es carne, es pollo»
La Bolivia non è famosa per il cibo. Ci sarà un motivo per cui la Bolivia non è così famosa per il cibo, o no? In un paio di occasioni ci è stata proposta della carne ma, rifiutandola e preferendo delle verdure (specialmente i primi giorni), ci è stato risposto più volte così: «Ma no, non è carne: è pollo!». Avremo poi scoperto col passare dei giorni che il consumo di pollo, specialmente tra gli strati più popolari della popolazione, è decisamente massivo e che se stai male con lo stomaco non è che ti mangi il riso bianco come in Italia ma il brodo di pollo.