«Shomér, ma mi-llailah?». Al “Mario Tobia” vince il Trigoria per 1 a 0

Scrive il Profeta Isaia (21, 11) (e poi canterà anche Guccini): «Mi gridano da Seir: / «Sentinella, quanto resta della notte?». / La sentinella risponde: / «Viene il mattino, poi anche la notte […]».
Quanto resta ancora della notte, sentinella? Ovvero in ebraico: «Shomér, ma mi-llaila?».
La notte sta per finire (ma non è finita), il mattino sta per giungere (ma il sole non è ancora sorto): un limbo esistenziale. C’è da chiedersi, allora, quanto alla Borgata rimanga da percorrere della strada buia che ha imboccato da circa un mese. Il Profeta lascia intendere che chiedere è lecito e giusto, chiedere all’infinito (perfino!), ma la risposta non si sa se verrà mai proferita. Il testo biblico infatti continua «se volete domandare,  domandate, / convertitevi, venite!». 

Quindici minuti
Il fischio d’inizio giunge col vento a favore della Borgata ma purtroppo non è una metafora. Il Trigoria attacca subito al 6′ con un gran colpo di testa di Bellucci, deviato in corner dal pronto Pagano. In due minuti il Trigoria si guadagna tre calci d’angolo e i nostri sembrano aver accusato già il colpo. Un pugno di minuti dopo arriva il primo – e unico – gol della partita: Bellucci crossa da destra per Baldacci. Tiro al volo di prima intenzione: la gran bordata trafigge il pur bravo Pagano. Tre minuti dopo giunge l’occasione del pareggio, servita su un piatto d’argento dal combinato disposto errore arbitrale-dormita difensiva locale: Piccardi svicola tra le maglie gialle del Trigoria ma a tu per tu col portiere la palla schizza in alto sopra la traversa.
Al 26′ l’uno-due Cicolò-Di Stefano riesce a portare il capitano granata al tentativo di tiro, ma è troppo morbido. A questo punto della partita il Trigoria non forza più: non crea occasioni e gestisce il gestibile, aspettando l’occasione buona senza crearne davvero una. È la Borgata che prova a darsi da fare ma Di Stefano è solo e la fisicità non è dalla sua: è fermato costantemente dalla difesa locale.
Un’altra occasione per i gordiani arriva al 32′: Mascioli batte una punizione delle sue, cerca la testa di Colavecchia (unica torre difensiva rimasta dato l’infortunio di Chimeri) e l’incornata andrebbe anche a buon fine ma l’arbitro fischia un fuorigioco.
L’ultima occasione della prima frazione di gioco è ospite: ancora Mascioli su punizione lascia partire un tiro precisissimo ma si spegne sul fondo lambendo il palo sinistro difeso da Califano.
Il Trigoria, in sostanza, ha giocato un quarto d’ora e poi ha controllato il risultato più o meno correttamente: la Borgata ha tentato di rispondere ma ha peccato in fase d’attacco.

Il florilegio dell’errore arbitrale
Questa è l’espressione che si dovrebbe utilizzare se ci si dovesse – come in questo caso – trovare (o provare) a descrivere la ripresa di Trigoria – Borgata Gordiani: un florilegio di errori arbitrali, la quintessenza della mancata assunzione di responsabilità, cartellini estratti in poche circostanze. Giuste, ma poche.
Il Trigoria prova ad affondare subito con Salveta ma Pagano è pronto e respinge l’assalto degli undici in maglia gialla. Il primo angolo della Borgata è al 3′: l’incornata di Mascioli (Francesco) è più che buona ma il portiere locale respinge. Tre minuti dopo l’evidente fallo nell’area difesa da Califano da parte di un difensore locale non viene minimamente notato dall’arbitro che, anzi, fa cenno di proseguire: Di Stefano viene redarguito, di conseguenza, per proteste.

Vorrei ma non riesco
Il gioco della Borgata inizia a risentire di vitalità: la ripresa è la rappresentazione di un gioco brutto da entrambe le parti. Le cose cambiano al 35′ (forse un po’ tardi?) quando vengono inseriti Ciamarra e Capostagno: i due danno profondità e velocità al gioco granata.
Gli ultimi minuti d’assalto non fanno giungere al gol del pareggio cercato, voluto e sperato da tutta la panchina granata. Resta l’amarezza per (almeno) altri due falli di mano non segnalati dal Direttore di gara e per aver ceduto a momenti di sconforto. 

Ma la sentinella è lì, oltre il tunnel: la sentiamo, risponde alla nostra domanda “shomér, ma mi-llailah?“. Ora bisogna interpretare la risposta. E cercare di accendere una luce, foss’anche quella di un fiammifero, per scorgere la via d’uscita.

Il tabellino della sesta giornata di campionato | Prima categoria laziale | Girone G

ASD TRIGORIA – BORGATA GORDIANI 1-0

MARCATORI: 13’pt Baldacci

TRIGORIA: Califano, Lepore, Leoni, Greganti, Bianchi, De Luca (14’st Fassio), Baldacci (37’st Grifoni), Salveta, Bellucci (30’st Salvi), Angeletti (21’st Proietti), Ascolese (28’st Sammiceli). PANCHINA: Calcaro, Pasquali, Terenzi. ALLENATORE: –

BORGATA GORDIANI: Pagano, Proietti, Mascioli F., Seydi, Chieffo (35’st Capostagno), Colavecchia, Di Stefano (35’st Ciamarra), Cassatella, Cicolò (18’st Pompi), Mascioli M., Piccardi, PANCHINA: Caporalini, Ienuso, Capuzzolo, Berardi Cultrera, Chiarella. ALLENATORE: Fabrizio Amico.

ARBITRO: LorenzoD’Urso (Roma1)
NOTE: Ammoniti: 6’st Di Stefano (BG), 9’st Cicolò (BG), 17′ mister Amico per proteste, 20’st Salveta (T), 22’st Bellucci (T), 45’st Proietti (T). Angoli Trigoria 5 – 5 Borgata Gordiani. Recupero: 0’pt – 4’st.

Il parcheggio del “Tobia” fungeva anche da lago artificiale

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