Area silenzio

Salgo sul treno e prendo posizione al posto assegnato riportato sul biglietto. Apro un libro e comincio a leggere, dal momento che per la prima volta non ho compiti da correggere durante il viaggio. 

L’orecchio di sinistra è pigro (o forse sul “chivalà”) e capta i discorsi di un terzetto, in particolare di un componente con la voce piuttosto squillante. Parla da Termini a Santa Maria Novella ininterrottamente, nonostante si trovi in “Area Silenzio”.
Ascolto stralci di discorsi, li ho messi tutti insieme uno dopo l’altro in ordine di emissione:

No no, l’abstract della tesi.. no, no

In inglese su Instagram sicuramente
Si ma poi su Instagram eh
Era molto speziato l’ho assaggiato
Ti ricordi?
È pure andato alla Prova del Cuoco
C’era Giovanni, pure, no?
Che poi uccide un nipote
(ride)
Mangiare fogli di carta
Eh sono pericolosi 
Non ho più saputo cosa fare
Si, Instagram
No, no.. la Campania.. sì sì sì 
Alzarsi azzuffarsi 
Al di là di destra, sinistra, centro
(ride)
Se ci fosse…
Uso molto di più Instagram
Io vorrei fare tutto per tutti e non ce la farei 
Tassativo
È molto poliedrico
Spesso Paolo portava la chitarra 
Che poi sto pensando, no? che Los Angeles significherebbe “gli angeli” e dovremmo pronunciarlo “Los ancheles” alla spagnola ma nessuno lo pronuncia così.
Sai quanto? 74 litri d’acqua per un litro di Coca-Cola!

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