Domenica storta per la Borgata: finisce 2-0. [Road trip to Cecchina]

Vivere la Borgata è «una cosa veramente grossa», parafrasando la canzone Vivere la vita di Mannarino. L’appuntamento è alle 11:00 per la consacrazione della domenica laica in trasferta: una lunga celebrazione in cui ci si ritrova a partire alla volta di Ariccia per il pranzo e, successivamente, a scendere più a valle in direzione di Cecchina.
Al campo comunale di Via Spagna, in cui disputa le proprie partite la Pro Calcio Cecchina (Prima categoria), va in scena l’ottava giornata di Seconda Categoria (Girone F): Lucky Junior – Borgata Gordiani

Perché, allora, vivere la Borgata è una cosa veramente grossa? Perché il risultato è quello che è: conta fino a un certo punto. L’importante è esserci: con cuore, presenza e grazia. 
Essere presenti ed essere lì, in quel preciso istante in cui la Borgata agisce come squadra dentro e fuori il rettangolo verde. 

Porchetta e cicoria (il link ipertestuale al titolo del paragrafo è per pochissimi)

“Ma dov’è, quindi, che pranziamo?”. Il dubbio, carsicamente, s’insinua tra i partenti: andrà a finire che smozzicheremo qualcosa di non ben definito in piedi, al di fuori da una fraschetta, dato che è tutto pieno.
Mai partire negativi: il pranzo à la garibaldina è stato sostituito da una tavolata di dieci gordiani in pieno centro del paese. 
Freddo ariccino, ma tanto calore umano.
Il roadtrip to Cecchina è iniziato subito con una imprescindibile sosta alimentare, sebbene il pasto fosse arrivato dopo l’abbondante colazione dell’appuntamento gordiano.
Le scelte sono state poche e obbligate: necessaria porchetta con vino più o meno corroborante, imbottigliato nelle bottiglie di vetro che, un tempo a ben vedere, avrebbero potuto contenere dell’aceto.
L’importante è aver ingerito del cibo, pronti per la volata al comunale di Cecchina. 
Da segnalare il panico creato all’interno del bar di Ariccia per aver ordinato otto caffè all’unisono e, conseguentemente, occupato tutto lo spazio disponibile del piccolo esercizio commerciale. Come se non bastasse, alcuni hanno anche optato per due maritozzi da dividere a metà:
“Ce divide sto maritozzo a metà, per favore?”
“E certo: te stava a aspettà a te, sto maritozzo, tiè”
. La signora-proprietaria del bar impugna il coltello e con un misto di curiosità e leggiadria alimentare inizia a tagliare teneramente l’imponente dolce ripieno di panna: non vedeva l’ora, evidentemente. Poi, la seguente e geniale richiesta per un secondo maritozzo, sempre da dividere a metà: “Scusi, signò, che me rifà ‘a magia co st’altro maritozzo?”. L’atto magico consisteva nello sporzionamento del dolce.
Il gordiano manipolo, pugnando strenuamente contro la rigidità metereologica castellana,
non rinunzia alla facezia del dagherrotipo collettivo
[pregasi leggere con la voce tipica dei documentari dell’Istituto Luce].

Ma torniamo seri: la partita

Il vento soffia in direzione opposta all’attacco della Borgata. Vento contrario. Col senno di poi, con un pizzico di fatalismo, l’agente atmosferico avrebbe potuto suggerire qualcosa per la lettura della partita. 
La squadra di casa inizia subito a far capire che non è scesa in campo per regalarla vinta agli ospiti: non c’è nessun convitato di pietra in campo, si lotta su ogni pallone. 
La prima frazione di gioco scorre via senza neanche accorgersi del suo effettivo svolgimento: la Borgata imbriglia la Lucky Junior che tenta più volte di “bucare” la trama difensiva ospite, senza troppo successo. Le iniziative più significative, da entrambe le parti, arrivano su calci piazzati e, ad ogni modo, singoli episodi. La Lucky Junior si fa vedere dalle parti di Franco al 18′ con Cesaretti ma la porta rimane inviolata. Allo stesso modo la Borgata cerca di arrivare nell’area difesa da Viola (LJ) al 18′ e al 25′: sia Proietti che Di Stefano non riescono ad essere incisivi come avrebbero voluto. Ad ogni punizione battuta da Mascioli si sta in silenzio, come fosse un calcio di rigore, in attesa che succeda quel che tutti i presenti speravano in cuor loro. Ma oggi i piedi del 10 andavano dove voleva la sorte. Tanto rammarico sul suo volto a fine partita, ma – in fondo – sappiamo che non ci si deve abbandonare alla recriminazione singola.  
Oltrepassate le “Colonne d’Ercole” della mezz’ora, le occasioni latitano e il primo tempo volge mestamente al termine. 
Lampi gordiani, il tuono è della Lucky 

La squadra di casa scende in campo con più determinazione della Borgata: l’inizio della ripresa è tutto a favore degli undici in maglia gialla. La Borgata sembra affaticata e subisce l’iniziativa della Lucky Junior. C’è da dire che, prima di appiattirsi, lo spunto iniziale arriva proprio dagli undici gordiani: al 7′ Mascioli iunior serve un pallone invitante per Ciamarra. 

Sarà l’unica occasione: tanti lampi ma il tuono vero e proprio è della Lucky Junior. La partita inizia ad essere tesa e non mancano momenti di nervosismo: al 30′ viene espulso l’allenatore della squadra locale per doppia ammonizione e l’arbitra Corradino è sempre impegnata nel sedare attriti e contrasti tra i ventidue giocatori.
Al 34′ l’arbitra indica il dischetto: la partita cambia. 
È il primo tuono che preannuncia l’acquazzone. Solitamente, quando accadono questi episodi, la Borgata o trova la forza di reagire e riprende in mano immediatamente la gara, oppure rimane frastornata, bisognosa di qualche minuto per realizzare cosa sia davvero successo. 
Il punto è che il calcio non ammette “soste emotive”: neanche un pugno di minuti dopo arriva il raddoppio. 
Vada come vada: la Borgata la sosteniamo sempre, che sia al Vittiglio o a Cecchina. 
«Dopotutto, domani è un altro giorno», diceva in lacrime Rossella O’Hara nel celebre finale di Via col vento.
E, dopotutto, domenica 18 giochiamo in casa contro l’Alba Roma. 
E si vedrà.
Tensioni in campo a parte, proprie dell’agonismo-dilettantismo della Seconda categoria, fa piacere segnalare che il 9 locale sia venuto ad applaudire chi non ha smesso mai di sostenere la squadra ospite. Sono gesti che non sono affatto scontati. Capoliste boriose docent. 

Il tabellino dell’ottava giornata di campionato | Seconda Categoria Laziale | Girone F

LUCKY JUNIOR – BORGATA GORDIANI 2-0

MARCATORI: (Rig.) 37′ st Frau, 40’st Galante 

LUCKY JUNIOR: Viola, Frau (50’st Domeniconi), Fanasca, Gatto, Galante, Cesaretti (37’st Betti), Cammarata, Orsolini, Moretta (21’st Armeni), Maggi (19’st Carducci), Moretta. PANCHINA: Sforza, Molinaro, Antonetti, Trani, Alosa. ALLENATORE: [nome non riportato nella distinta di gara]
BORGATA GORDIANI: Franco, Proietti, Segatori, Mascioli F. (40’st Colavecchia), Mascelloni, Zagaria, Di Stefano, Cassatella (44’st Corciulo), Ciamarra (40’st Alfonsini), Mascioli M., Pompi (40’st Chiarella). 
PANCHINA: Capuani, Vitullo, Chimeri, Barsotti, Michelangeli. 
ALLENATORE: Fabrizio Amico
ARBITRA: Emilia Corradino (Ciampino)
NOTE: Espulso al 32’st allenatore Lucky Junior per doppia ammonizione. 
Ammoniti:
 31′ pt Frau (LJ); 9’st Mascioli F. (BG), 22’st Proietti (BG), 25’st Armeni (LJ), 30’st Moretta. Recupero 3’pt – 6’st.

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