Lo spread visto da Diego Bianchi – Zoro (fonte: «Il Post»). |
La stessa da quando JPMorgan (nel 2013, in questo documento) disse che le Costituzioni dei paesi “euromediterranei” mostravano «una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo» perché quei sistemi politici «sono stati instaurati in seguito alla caduta di dittature e sono rimasti segnati da quell’esperienza».
Il capitale agisce e attraverso la propaganda inculca quel concetto prima esposto (la governabilità) nei confronti degli elettori, dei (s)cittadini, degli italiani tutti. Se il capitale re-agisce, la politica si adegua: Salvini e Di Maio partono incendiari e fieri ma arrivano pompieri proponendo un nome come quello di Conte che si tradurrebbe in un Monti bis, senza troppi giri di parole. Un po’ come la Le Pen che è partita con l’uscita dall’Euro ed è arrivata a dire come «l’uscita dall’Euro non è più una priorità».
La popolazione, tuttavia, è allo stremo (soprattutto da un punto di vista psicologico) e tremendamente confusa, dunque non comprende realmente quel che accade nell’oggi e nell’attuale: qualora il cosiddetto “governo gialloverde” dovesse insediarsi avrà modo di rabbonire una fetta consistente di popolazione attraverso proclami, spot, briciole da dare a chi sta peggio per compensare l’introduzione dell’ingiusta flat tax. Non mi stupirebbe sentire già qualcuno per strada affermando cose tipo: «Hai visto? Il governo di Salvini e Di Maio m’ha dato il sussidio x/y per la tale cosa», senza contare che non c’è nessun governo e che magari quella domanda l’aveva inoltrata un anno e mezzo fa. Cose di questo genere. [Il post è volutamente tronco e finisce così senza “lieto fine”, anche perché non credo ce ne sia uno].