Anagrafe antifascista: ho aderito (e non poteva essere altrimenti).

I gappisti romani

Ho aderito a quest’iniziativa del Comune di Stazzema http://comune.stazzema.lu.it affinché si istituisca l’Anagrafe Antifascista. C’è anche un modulo da compilare, qui: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf6QMSFjeKSpN9fNl77eQOZHt-o-6O1dA6TinKMoHZJwlAjew/viewform?usp=sf_link.

Due anni fa ho contribuito a fondare una sezione dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nel VI Municipio di Roma, quello di Tor Bella Monaca e Ponte di Nona per capirci: aderire all’iniziativa del Comune di Stazzema è stato più che doveroso, un obbligo morale. 
Qualche giorno fa, il 20 dicembre 2017, anche Nùoro (l’accento è sulla ù: Nùoro, non Nuòro, chevvivenguncòlpo) si è detta Città Antifascista:

«La proposta dell’ANPI di dichiarare Nuoro Città Antifascista è stata, sotto forma di mozione, approvata dalla maggioranza dei presenti in Consiglio Comunale il 19 dicembre scorso. Con questa delibera l’Assemblea Civica ha dato un risalto politico e culturale notevole a ciò che rappresenta la Costituzione Antifascista, nata dalla Resistenza».

Rimango comunque (molto) perplesso dalle dichiarazioni del sindaco di Stazzema, il quale ha affermato che «dirsi antifascisti significa essere cittadini europei». Non che mi assi nulla di rivoluzionario o dannatamente “stravolgente”, ma è un’affermazione che da sola varrebbe un post e un articolo di analisi che mi riservo di scrivere più in là. Non troppo più in là, magari.

Di seguito, il testo della costituenda Anagrafe nazionale antifascista:

«Settanta anni fa, il 1° gennaio 1948, entrava in vigore la Costituzione Repubblicana dopo anni di regime fascista e di occupazione nazista che avevano annullato tutte le libertà personali, associative discriminando e perseguitando gli oppositori a seconda del pensiero, per l’appartenenza religiosa, razziale, etnica. Tutti insieme vogliamo assumerci un impegno. Aderendo al Comune Virtuale Antifascista e sottoscrivendo questo documento: 
AFFERMIAMO la responsabilità di ciascuno in merito alla possibilità per tutti di poter crescere e prosperare nel rispetto dell’altro, di poter esprimere liberamente le proprie opinioni senza discriminazioni di pensiero, razza, religione, orientamento politico, sesso, orientamento sessuale, condizione sociale ed arrivare all’obiettivo per ciascuno di accedere ad una informazione che diventi strumento di conoscenza su cui costruire un mondo senza più paure, guerre, oppressioni e fame. 
AFFERMIAMO il diritto di ciascuno ed in particolare dei bambini del mondo a vivere in sicurezza, avendo gli strumenti per conoscere il passato e costruirsi un futuro. Entrare a far parte di questa Comunità significa non solo aderire, ma condividere un impegno: la Costituzione nasce dalla Guerra al nazifascismo, stabilendo le regole di una convivenza in cui ciascuno possa sentirsi uguale agli altri. Questa Comunità fa propri i valori della Costituzione Repubblicana e del Parco Nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema. Una comunità a cui tutti possono aderire senza distinzione di età, nazionalità, condizione sociale, genere, pensiero politico per lasciare alle generazioni future un mondo senza più guerre».

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