Frequento la costa abruzzese da quando sono nato: i miei nonni materni hanno abitato a lungo a Pineto, prima di trasferirsi a Torre Maura (quando Via dei Pivieri era niente di più che una strada di campagna), mantenendosi la casa al mare come seconda casa. Ho percorso le strade dell’agglomerato urbano (il Quartiere dei Poeti) di poco precedente il centro di Pineto in lungo e in largo, a piedi, in bicicletta e in macchina.
I nomi delle vie del quartiere sono intitolate a poeti e scrittori italiani di ogni epoca e più volte mi sono imbattuto in via S. Alerano. Con la n.
Non è mai stata cambiata, e sì che la AleraNo è nota quantomeno a qualsiasi studente (liceale e non), non foss’altro per la citazione di Una donna nella sezione di letteratura contemporanea.
Per dimostrarvi che non sto bluffando, riporto qui uno screenshot di Google Maps di Via Sibilla AleraNo e due, impietosissimi, suggerimenti di Ecosia (un motore di ricerca alternativo a Google), successivi all’infelice ricerca di Sibilla Alerano.
Il comune di Pineto, negli ultimi vent’anni, ha fatto dei passi in avanti enormi: il suo sviluppo è stato direttamente proporzionale allo sfacelo di Roma. Tuttavia, la strada intitolata a Sibilla AleraNo potrebbe anche essere cambiata: un po’ di rispetto per la letteratura italiana contemporanea non guasterebbe.
«Volevi dire Salerno?» |
Sibilla Aleramo? |